Se ti senti lento può essere un problema di tecnica di corsa: come migliorare?

Ti è mai successo di sentirti lento e di non riuscire in nessun modo a migliorare? Non riesci ad aumentare la velocità oltre un certo limite, neanche nelle ripetute anche se ti alleni molto? Nemmeno per qualche centinaio di metri? Ti chiedi come mai la tua amica che ha iniziato con te ora corre più veloce di te e sembra non fare fatica mentre tu arranchi? Se pensi che sia perché la corsa non fa per te, potresti sbagliarti. Ovviamente esistono differenze genetiche e individuali che rendono alcuni più veloci, mentre altri più lenti, ma tutti possono diventare più veloci di ciò che sono, tutti possono migliorare. Basta lavorare sui punti giusti e spesso è proprio la tecnica che ci salverà. La corsa ha una meccanica ben precisa. Se osserverai gli atleti noterai la maggior parte corrono con una meccanica ben precisa, mentre se dovessimo dare una rapida occhiata al parco ci renderemmo conto di quanto noi amatori attuiamo dinamiche "personalizzate". C'è chi tiene le gambe rigide, chi saltella, chi ha una corsa più trascinata... A seconda dei nostri punti di debolezza, adeguiamo la dinamica di corsa. Eppure dal punto di vista dell'efficienza, la corsa perfetta esiste e avvicinarsi a una giusta tecnica è un passo fondamentale, altrimenti difficilmente riusciremo a diventare più veloci. Come? Andature, esercizi di pliometria di base, ripetute in salita: tutto ciò che migliora la nostra spinta e ci permette di dirigere la forza in avanti va benissimo. So che non sono gli esercizi più divertenti, ma l'utilità è indubbia. Per correre forte bisogna avere muscoli forti. Questa è una verità dalla quale non usciamo. Erroneamente siamo portati a pensare che la corsa rinforzi i muscoli, da sola. Questo è vero solo in minima parte. Certo che partendo da zero correre ha un effetto benefico sulla muscolatura, ma se vogliamo fibre forti dobbiamo esercitare la componente di forza. La forza si allena con esercizi in cui si resiste a un carico. Quindi in palestra. Per sviluppare la forza la sola corsa non serve. O meglio, serve nel caso di allenamento durissimi, ma è un cane che si morde la coda: non si resiste ad allenamenti durissimi se non si è sufficientemente forti muscolarmente. E' così che la parte di esercizio diventa fondamentale, soprattutto se volete accelerare. Per correre una gamba si stacca dal suolo e si alza portandosi in avanti, mentre quella che rimane in appoggio spinge verso avanti. Questi due movimenti in sincrono sono la base del running e si chiamano swing e step. Lo swing è il movimento in cui la gamba davanti si piega, il piede si raccoglie sotto al bacino, il ginocchio si alza e poi stende la gamba. Lo step è il movimento per cui la gamba dietro si stende e spinge il corpo avanti. Se ci osservassimo correre probabilmente vedremmo due errori: nello swing il ginocchio non si piega molto, il piede non si raccoglie e la gamba non si sviluppa in avanti. Invece, piuttosto, la gamba va a cercare il suolo davanti a noi, semi-stesa. L'altro errore che possiamo osservare è come la gamba dietro spinga poco, fungendo più da perno che da leva. La falcata così o è corta, oppure, per diventare più lunga, prevede l'appoggio del piede i swing con la gamba tesa, posizionato di fronte al baricentro. La corsa in questo modo risulta frenata, accorciata, e porta a frequenti infortuni. Due esercizi sono fondamentali per migliorare lo swing, lo skip A e lo skip B. Nello skip A la gamba avanti sale a 90°. Il movimento parte dal piede, la schiena è dritta e il ginocchio flesso. le braccia si muovono coordinatamente. All'inizio fatelo lentamente, ma andando avanti potete acquisire ritmo. Fondamentale il ruolo degli addominali. Nello skip B invece la gamba, oltre ad alzarsi, si sviluppa leggermente in avanti, completando il gesto. Il movimento è più simile a quello della pedalata. Qualche minuto di questi due esercizi vi aiuterà prima di ogni corsa. Per migliorare invece lo step bisogna allenare la forza elastica e la spinta del piede. Utilissimi tutti i balzi, da eseguire sul posto o in dinamica. Potete iniziare da balzi bipodalici, per poi passare a monopodalici e infine alla corsa balzata. Attenzione a non esagerare da subito perchè questi esercizi affaticano piedi, soleo e gemelli del polpaccio. Andate gradualmente. Anche qui, qualche esercizio prima di correre rappresenta un buon riscaldamento.