Dal rombo delle storiche due tempi allo spettacolo della "Race of Stars" fino alla parata finale in pista: ecco com'è andata la grande festa della casa di Noale che ha richiamato oltre 20.000 fan in riva all'Adriatico

La scorsa domenica, oltre ventimila appassionati provenienti da tutta Europa hanno invaso il Misano World Circuit per l’edizione 2025 di Aprilia All Stars, la grande festa della casa di Noale che ogni anno riunisce fan, piloti e icone del marchio per una giornata all’insegna della passione per le due ruote. Come da tradizione, il programma è stato ancora una volta fittissimo e le stelle più celebrate, prevedibilmente, sono stati i piloti della MotoGp, seguiti a ruota dalle tante glorie del passato intervenute. La luminosa storia sportiva di Aprilia e le tante moto che ne hanno scandito il successo hanno ovviamente costituito il fil rouge dell’intero evento, per altro rallegrato da un palco gestito da Radio Deejay, e vale la pena sottolineare come, per l’ennesima volta, l’ingresso sia stato completamente gratuito, ad evidenziare l’innato spirito di massima inclusività della manifestazione.

le stelle tra i tifosi
—Il contatto diretto con gli appassionati, reso possibile da un’organizzazione impeccabile, è stato ancora una volta uno dei pilastri dell’Aprilia All Stars. Grande accoglienza per il campione del mondo in carica della MotoGp, lo spagnolo Jorge Martin, apparso sorridente nonostante gli infortuni di inizio anno e le recenti schermaglie contrattuali, e prevedibile ovazione per il suo dirimpettaio nel team factory, Marco Bezzecchi, fresco trionfatore al British Gp. Presenti anche il test rider ufficiale Lorenzo Savadori e l’asso spagnolo Raul Fernandez del team satellite Trackhouse, mentre ha marcato visita il compagno di box e iridato Moto2 Ai Ogura, andato sotto ai ferri dopo l’infortunio di Silverstone. Non poteva certo mancare la "bandiera" Max Biaggi, da sempre pupillo dei fan Aprilia a cui ha regalato 5 titoli iridati tra classe 250 e Superbike, ma tra i più applauditi c’è stato anche Loris Capirossi, in pista per la gara del Trofeo Moto Guzzi Fast Endurance (inserita per la prima volta nel programma dell’Aprilia All Star) e autore del giro veloce senza essere mai salito prima sulla V7 di Mandello preparata da Gcorse.

bolidi in pista
—Tra le esibizioni in pista più attese dal pubblico ci sono state quelle dei prototipi Rs-Gp protagonisti nel Motomondiale e delle valorose 125 e 250 cc a due tempi che hanno inondato la bacheca Aprilia di titoli iridati, alla quale ha preso parte lo stesso Bezzecchi. Martin invece, ancora lontano dalla piena forma, non aveva in programma di farsi vedere in pista, ma una volta giunto a Misano Adriatico il fuoriclasse spagnolo non ha evidentemente resistito alla tentazione. Alla vigilia dell’evento, Martin ha infatti completato alcune tornate del tracciato intitolato a Marco Simoncelli, prima con una Aprilia Rs 660 Factory e poi in sella alla possente supersportiva Rsv4, mettendo così a referto i suoi primi giri di pista dalla rovinosa caduta di Austin.

A contatto con il pubblico
—Grande successo anche per i Test Ride, con centinaia di centauri intenti a provare su strada tutta la gamma Aprilia, dalla freschissima novità Tuono 457 alla tellurica Tuono V4 senza dimenticare tutte le carenate della famiglia Rs. Tra gli highlights anche la biposto experience, che ha permesso a molti presenti di effettuare un giro di pista da passeggeri dei piloti di Aprilia Racing. Ad approfittarne anche la madre di Bezzecchi, Daniela, scorrazzata per il circuito dal figlio giusto il giorno prima dell’Aprilia All Stars. Indicativa inoltre la presenza al box di Paolo Bonora, Race Manager di Aprilia, quanto mai entusiasta insieme agli altri tecnici del team factory nel descrivere il gioiello Rs-Gp agli astanti, spiegando i segreti di tutti i vari pulsanti, invitandoli ad assaporarne il malvagio rombo e anche ad attivarne l’abbassatore.

Race of Stars: emozioni e spettacolo
—Ad ogni modo, il momento clou della giornata è stata senza dubbio la Race of Stars in sella alle Rs 660 Factory di serie, uno spettacolo adrenalinico e divertente con partenza di corsa e cambi di pilota sullo stile della 24 Ore di Le Mans. Sono state diverse le battaglie infuocate fino all’ultimo giro, ma ad assicurarsi la vittoria è stata la coppia formata da Bezzecchi e dal suo meccanico nonché ex-pilota Carlo Corradini, una combinazione di talento e affiatamento che ha avuto la meglio sul pilota endurance Kevin Calia e il misterioso "The A", pilota mascherato che non ha mai svelato la propria identità. Sul gradino più basso del podio Raul Fernandez in coppia con la francese Emily Bondi, in pista come le colleghe Roberta Ponziani, quarta in coppia con Edoardo Mazzuoli, e Maria Herrera, in equipaggio con Flavio Ferroni e ritirati dopo aver conquistato la pole. Settimo posto per Lorenzo Savadori e Tommaso Marcon, penalizzati dopo una gara comunque combattuta, mentre è certamente degna di nota la quinta posizione dell’inossidabile Max Biaggi in coppia con Lorenzo Baroni, responsabile motori de La Gazzetta dello Sport, che ha vissuto l'emozione di osservare da vicino i grandi piloti di oggi e di ieri guidando con loro tra i cordoli. Per dare qualche riferimento sui tempi: il Bez ha girato in 1:45.1 in prova e 1:46.5 in gara, miglior tempo in entrambe le occasioni, mentre Biaggi ha fatto 1:47.3 in prova e 1:48.8 in gara con il nostro Baroni sul passo dell’1:51 alto.

la storia in mostra
—Lo show dell’Aprilia All Stars 2025 non si è però limitato alla pista. Il paddock infatti si è praticamente trasformato in un museo a cielo aperto, con un’esposizione spettacolare di Aprilia da Gran Premio che hanno fatto la storia del motociclismo sportivo. C’erano i bolidi a due tempi da 125 e 250 cc condotti alla vittoria da autentiche leggende quali Max Biaggi, Valentino Rossi, Manuel Poggiali, Tetsuya Harada e Marco Simoncelli, incluse la prima 250 Gp di Loris Reggiani, la 125 del primo titolo mondiale, firmato da Alex Gramigni nel 1992 e la celebre Rs 250 con livrea "Spider-Man" di Marco Melandri. Con loro anche le strepitose superbike di Noriyuki Haga e Troy Corser insieme alle più recenti Rsv4 iridate del "Corsaro" Biaggi, ma anche le prime Tuareg degli anni 80 e la Rxv che cercò fortuna alla Dakar, ovvero le progenitrici dell'attuale Tuareg 660. Veri e propri cimeli quindi, che hanno emozionato non solo i più attempati, ma anche i più giovani.

Parata di chiusura
—Il gran finale è stato affidato alla consueta parata finale in pista, con centinaia di motociclisti a sfilare tra le curve del Misano World Circuit con svariati modelli più o meno storici di casa Aprilia. Ed è stato sicuramente entusiasmante vedere fianco a fianco modelli quali le Af1 125 Sintesi e Futura, le rare Motò 6.5, le piccole Rs in tutte le salse e cilindrate e le Caponord di tutte le generazioni, inclusa la prima, con le ipertecnologiche Rsv4 e Tuono a completare il quadro. E al termine della giornata un fan particolarmente fortunato si è pure portato a casa una Tuono 457 nuova di zecca, messa in palio per l’occasione dal costruttore veneto. Come certificato dal nuovo record di affluenza per l’evento, Aprilia All Stars 2025 è stata senza dubbio un successone: già non vediamo l’ora della prossima edizione.

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