L'attore britannico e il suo amico Charley Boorman in sella a due moto d'epoca sono i protagonisti della serie "In moto verso casa" su Apple Tv+

Una Moto Guzzi Eldorado 850 del 1974 per l’attore Ewan McGregor e una Bmw R75/5 del 1972 per Charley Boorman. I due amici celebrano vent’anni di viaggi in moto insieme nella serie In moto verso casa, disponibile su Apple Tv+. L'occasione è buona per risalire alle origini della passione di McGregor per le moto di Mandello del Lario, per la quali ha tradito un altro prestigioso marchio italiano.
Ewan, in questo viaggio ti metti in sella a una moto Guzzi d’epoca e dici: "Guzzi mi ha cambiato la tua vita". Perché?
"Ho superato l’esame di guida a 20 anni dopo la scuola di recitazione. Desideravo una moto sin da bambino, ma i miei genitori erano contrari. Così dopo l’accademia ho comprato una piccola Honda 100 cc con cui ho imparato a guidare e con cui ho superato l’esame. Dopodiché sono andato in uno showroom Ducati a Islington, nel quartiere Angel, a Londra, per comprare una Ducati. Quando sono entrato ho notato in fondo una Guzzi Le Mans nera del 1978 o del 1979. All’improvviso tutte le Ducati sono scomparse".
Che cosa è accaduto di magico?
"Vedevo solo quella moto di cui non sapevo nulla della sua storia. Sapevo solo che sarebbe diventata la mia moto. L’ho comprata e ricordo che vennero in molti a vedermi. Era la mia prima 1000 cc: non avevo mai avuto una moto così grossa. Da allora ho sempre guidato Guzzi. E sono onorato di poter aiutare l’azienda qualche volta quando presenta dei modelli nuovi. Sono stato ospite parecchie volte in azienda durante la settimana o il weekend che Guzzi organizza ogni anno. È così parte della mia vita che abbiamo subito pensato di fare questo viaggio con una moto d’epoca. E immediatamente ho pensato alla mia arrugginita Eldorado della polizia del 1974. Se allora non mi fossi innamorato di quella moto forse non avrei mai guidato una moto e non avrei mai fatto questi viaggi con il mio amico Charlie".

Charlie, anche tu ami le moto italiane. Nel primo episodio della serie accendi una Ducati Gts degli Anni 70 anche se poi utilizzi per il viaggio una Bmw R75/5.
"A metà Anni 70 le Ducati erano molto sportive. Non avevamo una moto di quel periodo come quella di Ewan, stavamo cercando qualcosa di un po’ più appropriato, ma qualche settimana fa sono stato pilota ufficiale Ducati. Sono stato in azienda e ho girato un documentario sulla Multistrada. C’è un italiano che vive in me (sorride, ndr). La mia moto preferita, al momento, è la Ducati DesertX . È una delle moto più belle che abbia visto".
Ewan per la prossima stagione della serie ti piacerebbe partire dall’Italia?
"Io e Charlie abbiamo una storia incredibile da raccontare sull’Italia. Abbiamo attraversato il vostro Paese, dal nord al sud, fino alla Sicilia, per poi approdare in Tunisia. Eravamo più o meno al centro della penisola, abbiamo soggiornato in un campeggio incantevole e abbiamo incontrato delle persone gentilissime che ci hanno ospitato a cena nel loro van. Al mattino abbiamo preparato le moto e lasciato il campeggio. Mentre aspettavamo il nostro cameraman Claudio ci siamo fermati sul ciglio della strada e di fronte a noi avevamo una cartolina: delle bellissime case, credo appartenenti alla working class operaia italiana".
E poi che cosa è accaduto?
Ewan: "Abbiamo visto uscire di casa un uomo con un cappotto e un abito, aveva un aspetto super elegante. È uscito ed è salito sulla sua vecchia Vespa e non appena l’ha accesa sua moglie gli ha portato il pranzo al sacco e lo ha appeso al piccolo gancio dello scooter. Si sono dati un bacio e poi lui è partito. È stato come raccontare un pezzo del loro matrimonio".
Charlie: "È stato bellissimo. Quando viaggi ti capita di imbatterti in piccoli momenti della vita di qualcuno e a volte sei invidioso di quella vita. La desideri. Quello è stato uno di quei giorni".
Ewan: "Forse quell’uomo che ci ha visti ha provato la stessa cosa nei nostri confronti".
Charlie: "Avrà pensato: «Guarda quei tizi, stanno partendo per un’avventura»".
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