
"Papà, ho le vertigini". Le ultime parole di Dinamita Santillan
A 23 anni dovresti pensare soltanto a tutto quello che ancora ti manca per conquistare ciò che hai sempre sognato dal primo giorno in cui sei entrato in palestra. Con la certezza che a non mancarti sia il tempo, con l'abbondanza di tutti i giorni che hai davanti e la pazienza di aspettare guadagni più cospicui di quei quattro spiccioli che tu e i tuoi avversari vi spartite quando combattete a casa vostra, in Argentina. Al momento del verdetto, tuo padre ti sorregge perché sei provato dalle riprese che hai alle spalle, del resto hai combattuto il mese scorso in Germania, dove la borsa è superiore. Una faccia da ragazzino e già tre figli da mantenere, vale la pena farsela ammaccare per offrire loro tutto quello che pensano sia lecito chiedere. Papà ti batte il petto per richiamare la tua attenzione mentre vengono letti i punteggi decretati dai vari giudici, visto che hai la testa abbassata quasi sullo sterno e gli occhi semichiusi; del resto anche i cronisti ribadiscono che "la pelea", il combattimento, è stata parecchio dura, fino alla fine, quando hai provato a rimontare.