Thunder-Pacers, le pagelle di gara-3: Haliburton, partita da 7,5. Wiggins (4,5) sbaglia tutto

L’attesa valeva la pena. I Pacers vincono la prima partita delle Finals giocata a Indianapolis negli ultimi 25 anni: battono 116-107 Oklahoma City in Gara 3 e salgono 2-1 nella serie. Tyrese Haliburton gioca la sua miglior gara contro i Thunder, ma sono soprattutto Ben Mathurin e TJ McConnell in uscita dalla panchina a trascinare al successo Indiana. Oklahoma City è pasticciona, Shai Gilgeous-Alexander perde 6 palloni, e viene tradita dalle riserve: Aaron Wiggins fa addirittura scena muta. A un rimbalzo dalla tripla doppia. Incanta il pubblico di Indianapolis persino più di Caitlin Clark, spettatrice/tifosa alla partita. Finalmente più propositivo in attacco rispetto alle sfide in Oklahoma, devastante in transizione, quando può correre. Poi chiosa: “Ci godiamo la vittoria, ma presto dovremo pensare a gara-4”. I Pacers non si accontentano dei successi parziali, credono nel titolo. Marca Gilgeous-Alexander e non è mica facile. Si prende pochi tiri, ma ne segna di pesanti nell’ultimo quarto. Compete senza paura. Difende su Jalen Williams e non è mica facile. Segna la tripla del 110-102, quella dell’allungo decisivo. Gregario di lusso, esce per sei falli. La certezza dei Pacers. Parte forte, quando i suoi compagni faticano a carburare. E chiude forte, perché lui c’è sempre quando Indy ne ha bisogno. Messo sotto da Holmgren. Pessimo in attacco, 3/11 al tiro, titubante, terrorizzato dalla sua ombra. Non va a rimbalzo a pagare oro. Le cinque stoppate lo salvano da un’insufficienza ancora più grave. A sua scusante, non stava bene. A inizio 2° quarto cambia l’inerzia della gara. Palle rubate e assist, intensità. Riporta sotto e poi avanti i suoi, sul 37-36, il primo vantaggio Pacers, grazie a un paio di tiri liberi. 10 punti, 5 assist, 5 palle rubate in 15’ di utilizzo. Pestifero. Molto meglio di Turner. Lotta, fa valere l’atletismo. Commette qualche errori mentale, ma si fa perdonare con la schiacciata a rimbalzo offensivo nel finale. L’uomo partita. Segna tanto. 27 punti, miglior realizzatore di gara-3, in 22’ di impiego in uscita dalla panchina. Efficiente: 9/12 dal campo, 7/8 dalla lunetta. Stavolta non forza quasi nulla, talento offensivo cristallino. Meglio rispetto alle partite in trasferta. Ma fa il compitino, non di più. Non ha la minima idea di dove si trovi. Invece è chiaro a tutti che non c’entri nulla con le Finals. La panchina gli garantisce 49 punti. La sua è una squadra che gioca d’assieme per davvero, non è un luogo comune. I Pacers chiudono col 51% al tiro contro la miglior difesa Nba. C’è tanto di suo negli exploit di Indy. Pochino come al solito, alle Finals. Specie per un titolare, ora che parte in quintetto. Non è un regista, non è un tiratore, letture di gioco rivedibili. Acerbo. Non c’è da imputargli chissà cosa: segna 24 punti, tira giù 8 rimbalzi, piazza 3 stoppate. Però le 6 palle perse, massimo di carriera ai playoff, sono tante. A maggior ragione perché quelle di squadra sono addirittura 20. Troppe. Tre triple a segno nel 1° quarto, finisce con 12 punti. Difende forte e chiude con plus/minus positivo. Il suo lo fa, come al solito. Miglior realizzatore dei suoi, con 26 punti, tirando 9/17. La tripla dell’89-84 a fine 3° quarto sembrava con sceneggiatura da lieto fine e invece... Sbaglia liberi cruciale in volata però i Thunder non perdono per colpa sua. Dodici punti nei primi 7’ di partita, poi cala e nel finale pasticcia parecchio. Comunque 20 punti e 10 rimbalzi, la sua miglior partita della serie. Tiene la partita aperta nel finale rubando palla ad Haliburton, segna un paio di triple, è sempre presente, ma ha meno impatto del solito sul punteggio. Subito due falli, appena entrato. Non combina guai, ma certo non sfolgora, forse immalinconito dalla panchina. Gara-2, da 18 punti, è un lontano ricordo. Non ne azzecca una neanche per sbaglio. Zero punti, gioca solo 10’ perché fa troppa fatica. Un paio di triple a segno. E poi Daigneault lo toglie. Saprà lui perché. I suoi giovani si disuniscono sul più bello: confusionari, disordinati, un po’ impauriti. L’attacco nel 4° periodo segna appena 18 punti.

Thunder-Pacers, le pagelle di gara-3: Haliburton, partita da 7,5. Wiggins (4,5) sbaglia tutto

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