Ferrara: "Tudor si è meritato la conferma, Yildiz pronto per il Mondiale. E Vlahovic..."

"L a Juventus deve ambire a vincere il Mondiale, lo impongono il club e la storia". Una storia che Ciro Ferrara, ex difensore bianconero e oggi commentatore per Dazn, conosce benissimo. "Il primo giorno a Torino, estate 1994, tra la firma, la presentazione e la ricerca della casa, mi convoca Umberto Agnelli. Mi accoglie così: 'Benvenuto Ferrara, è pronto per vincere'. Io volo basso ('Dottore, ci proviamo') e lui ribatte: 'No, alla Juve bisogna vincere'". Damien Comolli, il nuovo direttore generale della Juventus, si è presentato ripetendo che è ossessionato dalla vittoria. Sensazione? "È francese, ma ha capito immediatamente dove è arrivato. Se ci ha pensato lui a debuttare con quella frase, è stato bravo. E se glielo hanno consigliato, è stato comunque intelligente a sfruttare l’assist. Magari c’è lo zampino di Chiellini, una figura emblematica del club. Giorgio è un ragazzo educato, competente e ama la Juve: sarà prezioso come dirigente, anche per i giocatori". Più stupito o curioso del ribaltone societario varato da John Elkann? "Sorpreso no, alla Juventus se non vinci ci sta di cambiare: dopo Thiago Motta, ha pagato Giuntoli. Non conosco Comolli, ma se la proprietà gli ha dato fiducia ci sarà un motivo. Lo aspetta un bel lavoro. Intanto è migliorata la comunicazione, che la passata stagione si è rivelata un boomerang: dire che l’obiettivo della Juve è la qualificazione in Champions non si può sentire". La prima mossa di Comolli è stata il rinnovo di Tudor fino al 2027: l’avrebbe mai pensato un mese fa? "Sinceramente, io ero convinto che alla fine Conte sarebbe rimasto a Napoli. A maggior ragione quando si è iniziato a parlare di De Bruyne. Antonio ha fatto un capolavoro e adesso il Napoli sarà la squadra da battere. Ma occhio ai ritorni di Allegri al Milan e Sarri alla Lazio: ci sarà da divertirsi, anche a livello dialettico". Tornando a Tudor? "Mi aspettavo che Antonio restasse a Napoli e quindi Tudor sarebbe stata la scelta migliore. Igor si è meritato il rinnovo sul campo. La sua Juventus dovrà essere aggressiva anche al Mondiale, è l’atteggiamento che tutti noi abbiamo imparato sul campo da Lippi. È l’impronta della Juventus. Il Mondiale è già un appuntamento importante per Igor, vale tanto e non si può snobbare". Lei è Tudor siete stati compagni: un bel aneddoto? "Ai tempi di Capello, quando io ero a fine carriera, un giorno il tecnico allontana Igor dall’allenamento. Era la vigilia: escono i convocati, io a casa e Tudor in lista. Chiedo spiegazioni a Capello, sempre schietto: 'L’ho mandato via, ma domani ho bisogno di lui'. È stato un insegnamento: il bene della squadra prima di tutto. Cercai di capire, ma a Capello non l’ho mai perdonata. Forse Igor nemmeno lo conosce questo episodio". Lei è salito sul tetto del mondo con la Juventus. Chi sarà il trascinatore di Tudor negli Stati Uniti? "Può essere il Mondiale di Yildiz, a patto di non paragonarlo a Del Piero. Il turco porta bene il dieci, ma per compiere il salto deve confermarsi ogni giorno. Giusto che la nuova dirigenza voglia partire da lui. Questo torneo sarà una occasione di riscatto anche per Koopmeiners, Nico, Douglas… E avere Bremer di nuovo in gruppo è importantissimo, è un leader: i miei compagni mi volevano in trasferta anche con una sola gamba...". Non so quanto Vlahovic sia connesso al club, io credo che andrà via Che idea si è fatto sul futuro di Vlahovic? "Non so quanto sia connesso con ambiente e società, ha faticato quest’anno: la mia sensazione è che possa andare via". Osimhen, Gyokeres, Retegui, Castro: dovesse scegliere lei l’eventuale sostituto di Vlahovic? "Non mi fate fare mercato, ma di sicuro punterei su un attaccante che già conosce la Serie A. Trovare centravanti forti è dura". Tudor ha detto che la Juventus con tre colpi lotterà per lo scudetto: concorda? "Puó essere che bastino, ma deve alzare il livello chi è già in rosa. Spero che il vero colpo sia Koopmeiners". L’altra italiana in America è l’Inter: cosa si aspetta da Chivu? "Dopo la botta della finale di Champions, Chivu dovrà lavorare molto sulla testa dei giocatori. E non sarà facile dopo così poco tempo. Ma il Mondiale per Club è una novità assoluta, per tutti: è affascinante, ma impronosticabile". Simone Inzaghi sarà al Mondiale con l’Al Hilal: le fa effetto? "Simone ha fatto un ottimo lavoro: chiaro che perdere la Champions League fa male e farlo così ancora di più. Non mi stupisce la scelta dell’Arabia, ho quasi 60 anni. Io sarei potuto andare al Chelsea ai tempi di Vialli, ma non fui tentato: giocavo nella Juve e nel campionato migliore e più ricco del mondo". Anche la Nazionale era di un altro livello in quegli anni: chi vota come ct del post Spalletti? "Mi sarebbe piaciuto Cannavaro. Ma anche Gattuso va benissimo: sono per i giovani, come Scaloni nell’Argentina".

Ferrara: "Tudor si è meritato la conferma, Yildiz pronto per il Mondiale. E Vlahovic..."

L’ex difensore bianconero: "Mi aspettavo che Antonio restasse a Napoli, la squadra di Igor dovrà essere aggressiva come ci ha insegnato Lippi"

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