Dopo 250 giorni i bianconeri ritrovano il brasiliano, infortunatosi a Lipsia lo scorso 2 ottobre. Comincerà gradualmente ad allenarsi con i compagni alla Continassa e poi volerà in America
Duecentocinquanta giorni fa Gleison Bremer si lesionava il legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, 244 giorni fa un intervento chirurgico glielo ricostruiva. È quindi da 250 giorni che la Juventus è costretta a fare a meno del suo miglior difensore, da così tanto tempo che ormai tutti si sono mestamente abituati, dalla società ai tifosi. Ma questo vuoto non è destinato a durare ancora a lungo, è pronto anzi a essere colmato a breve dal centrale brasiliano. E si partirà già questa settimana, con il difensore della Seleçao che comincerà gradualmente ad allenarsi con i compagni alla Continassa, agli ordini di Igor Tudor. Bremer allo Juventus Training Center si vede già da parecchie settimane: prima soltanto in palestra, poi con le prime corse sul campo e in seguito con i primi lavori con il pallone, monitorato sempre con estrema attenzione dallo staff bianconero. Il reintegro in gruppo, tuttavia, è la vera linea gialla della situazione, quella che segna il confine tra il passato e il futuro, tra la fine della riabilitazione e l'inizio della preparazione. Questa mattina la Signora riprenderà gli allenamenti dopo il fine settimana libero concesso ai calciatori e lui non farà parte del gruppo, ma proprio oggi verrà deciso il giorno in cui il "ricongiungimento" ci sarà. In ogni caso, appunto, succederà prima della partenza della squadra per il Mondiale per Club.

juve, bremer pronto al rientro in gruppo
—Ecco, continuando a utilizzare questa metafora, per un congruo lasso di tempo Gleison "ballerà" su quella linea, si dividerà tra il lavoro personalizzato necessario e gli esercizi in gruppo. Sarà un reinserimento graduale, delicato e preciso allo stesso tempo. A Torino nessuno - ma proprio nessuno - vuole rischiare una qualsiasi complicazione per uno dei calciatori più forti della rosa, quindi per un mese Bremer si nutrirà di un mix di sudore e pazienza: il primo è nella sua dieta quotidiana da sempre e la seconda sta comprensibilmente terminando dopo 250 giorni da spettatore, ma l'amara medicina darà i suoi risultati. Da quando Bremer ha dovuto dare forfeit al 6' di Lipsia-Juventus, dolorante con la fascia da capitano al braccio e un legamento malconcio nel ginocchio, tantissimo è cambiato nel club bianconero. Non c’è più Thiago Motta in panchina e nemmeno Cristiano Giuntoli come direttore tecnico, Renato Veiga - per fare un esempio - è arrivato e se n'è pure già andato, Damien Comolli e Igor Tudor sono diventati i volti del nuovo corso, uno come direttore generale e l'altro come allenatore. Soprattutto, la stagione è mutata da promettente a sofferta, ma perlomeno il quarto posto dei suoi compagni gli ha assicurato la partecipazione alla prossima Champions League, proprio la competizione in cui aveva rimediato il grave infortunio.
bremer, quanto è mancato alla juve
—Ovviamente, come gli stessi Motta e Tudor hanno ricordato di tanto in tanto, parte delle difficoltà juventine in questo 2024-2025 sono dovute anche all'assenza di Bremer, il calciatore probabilmente meno sostituibile della rosa. In campo, per esempio: nei 636 minuti in cui lui è stato in campo in quest'annata, la Juventus ha subito un solo gol, al 93' del debutto europeo contro il Psv Eindhoven. Da quando Gleison è finito sotto i ferri, invece, la storia è stata ben diversa. Ma il suo contributo, seppur meno misurabile, è fondamentale anche fuori dal campo, perché se a lungo si è parlato di una Signora con poca esperienza e forse povera di leadership, ci si è troppo spesso dimenticati che l'uomo che fonde in sé curriculum e personalità era alle prese con una lunga riabilitazione. È proprio per questo motivo che anche Bremer la prossima settimana volerà negli Stati Uniti d'America con il resto della squadra: non è previsto il suo impiego nel Mondiale per Club, ma già averlo nello spogliatoio sarà preziosissimo. Lui è da oltre un mese che spinge per giocare qualche minuto, ma lo staff frena. I tifosi, forse, possono sognare di vederlo in campo se la squadra arriverà alla fine della competizione, quando lui si starà allenando in gruppo da oltre un mese. Ma il vero orizzonte è sul weekend del 23-24 agosto, per Juventus-Parma: lui ci sarà, senza paure, calcoli e rischi. Sarà al centro della Juventus, proprio al suo posto.
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