Non è la prima volta che l’olandese della Red Bull e il britannico della Mercedes si scontrano in pista e fuori. Max si è scusato dopo Barcellona ma tra i due il feeling non ci sarà mai

Quando Max Verstappen e George Russell si sfidano in pista, difficilmente mancano le polemiche. Una tendenza che dura ormai dal 2023, quando un incidente di gara raffreddò i rapporti. Da allora, non appena il britannico della Mercedes e l’olandese su Red Bull incrociano le loro traiettorie, finisce per scatenarsi il putiferio. I piloti si sono detti di tutto: accuse di scorrettezza, insulti e persino soprannomi provocatori. Insomma una rivalità particolarmente accesa anche se non è mai coincisa con la lotta per il Mondiale F1. Ecco le tappe di questo dualismo fino all'autoscontro di Barcellona, episodio per il quale, seppure con 24 ore di ritardo, Max si è scusato sui social.

Azerbaigian 2023
—La rivalità tra Verstappen e Russell ha avuto inizio a Baku, in Azerbaigian, dopo la gara Sprint. Tutta colpa di un contatto al primo giro. Il tentativo di sorpasso del pilota Mercedes finì per causare un vero squarcio sulla fiancata della Red Bull. Max chiuse terzo, subito davanti a George, ma dopo la corsa aggredì verbalmente il collega: “Non avevi grip? Questo vale per tutti, ma bisogna lasciare spazio. La prossima volta aspettati lo stesso trattamento”. Poi ai media spiegò il suo punto di vista: “Non capisco perché prendersi questi rischi al primo giro. Russell è arrivato con tanto sottosterzo e sulla mia fiancata c’è un buco. Non posso difendermi perché c’è la principessa George?”. Piccata la replica di Russell: “Non so di cosa si lamenta: è arrivato terzo. Penso che ogni pilota sia consapevole dei pericoli. Io gareggio per lottare, per vincere. Non mi tiro indietro solo perché Max è in testa al Mondiale”.

qatar 2024
—Ancora Verstappen contro Russell in Qatar nel 2024, un anno dopo il primo episodio. Stavolta le polemiche si accesero dopo le qualifiche a Lusail. L’olandese fu penalizzato per aver ostacolato il pilota Mercedes e perse così la pole position proprio a favore del britannico. Pur vincendo comunque il Gran Premio, Max affermò di aver perso il rispetto per l’avversario. Qualche giorno dopo George rivelò ai media un retroscena clamoroso: “Trovo i suoi commenti piuttosto ironici. Mi ha detto: ‘Ti avrei lasciato passare in gara, non ti avrei sfidato. Ma ora farò di tutto per metterti la testa nel muro’. Per me questo è inaccettabile, è andato oltre il limite. Qualcuno deve tenere testa a questo ragazzo prima che la situazione sia fuori controllo. Da anni fa il bullo con gli altri piloti”.

la (breve) pace
—Dopo il litigio in Qatar fu complicato avviare un riavvicinamento tra Verstappen e Russell. Emblematica la cena di fine anno organizzata dai piloti presenti in F1, quando George decise platealmente di sedersi lontano da Max. Qualche settimana più tardi, però, l’olandese raccontò a Servus TV che la situazione era migliorata: “Abbiamo parlato brevemente dopo Abu Dhabi. È tutto ok. Ricominceremo il prossimo anno e andrà tutto bene”. Una dichiarazione che oggi fa sorridere pensando all’ultimo bisticcio in pista.
spagna 2025
—Infine ecco la nuova polemica dopo il Gran Premio di Spagna. Prima un sorpasso aggressivo di Russell, con la Mercedes che non dà spazio alla Red Bull, costringendola a tagliare la prima chicane; poi un tamponamento di Verstappen mentre cedeva la quarta posizione. La manovra è costata una penalità al quattro volte iridato, scivolato al decimo posto e poi punzecchiato dal rivale dopo la gara: “Verstappen ha dimenticato che si trattava di una vera gara di F1 e non di iRacing o qualcosa del genere. Questo è un esempio di come gareggia abitualmente. Mi è venuto addosso. Non so cosa stesse pensando di fare”. Stavolta Max ha ammesso l’errore: “Ero frustrato per la scelta di gomme e la ripartenza dietro Safety Car. Così ho effettuato una manovra che non si sarebbe dovuta verificare”. Il giorno dopo, pur senza usare la parola "scusa", il quattro volte campione del mondo sui social ha sottolineato: "Non avrei dovuto fare quella manovra".
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