Corsa in montagna: grande spettacolo al Trofeo Nasego. E l’Italia trionfa nel Running Six Nations

Evento

Corsa in montagna: grande spettacolo al Trofeo Nasego. E l’Italia trionfa nel Running Six Nations

Tanti piazzamenti importanti per gli atleti italiani, in una competizione che come sempre ha dato grande visibilità a questo sport

Francesco Palma

Due gare strepitose, il Vertical Nasego e il Trofeo Nasego, e una novità assoluta: un “Sei Nazioni” dedicato alla montagna, un evento di grande successo. Tra le montagne della Valsabbia, in occasione del Trofeo Nasego 2025, è andata in scena la prima edizione del Nasego Mountain Running Six Nations, che ispirandosi al torneo di rugby più antico del mondo ha dato via a una classifica a squadre tra Italia, Francia, Inghilterra, Galles, Scozia e Irlanda. Proprio l’Italia ha conquistato la vetta della classifica grazie alle ottime prestazioni degli azzurri nel Vertical Nasego e nel Trofeo Nasego. La squadra guidata da Paolo Germanetto, Emanuele Manzi e Tito Tiberti ha ottenuto 56 punti complessivi, chiudendo davanti alla Scozia (87 punti) e alla Francia (93). La classifica, infatti, è stata stilata sommando i piazzamenti ottenuti dagli atleti nelle due prove, premiando quindi chi aveva il punteggio più basso tra le sei squadre del Six Nations.

La squadra azzurra (foto Damiano Benedetto)

Nasego 2025: i piazzamenti azzurri

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Miglior prestazione azzurra il terzo posto – sia maschile che femminile – nel Vertical Nasego: una salita di 1000 metri su un percorso di 4,2 km che da Casto si arrampica fino alla Corna di Savallo. Andrea Elia – già 3 volte campione italiano ha chiuso sul gradino più basso del podio dietro ai fortissimi keniani Richard Atuya (autore del nuovo record del tracciato con uno strepitoso 33’23”) e Philemon Kiriago. Ben 5 italiani nei primi 10, con Andrea Rostan quarto, Henri Aymonod quinto, Luciano Rota sesto e Tiziano Moia ottavo in 35’59’’. Nella gara femminile bellissimo terzo posto per Francesca Ghelfi, battuta solo da Philaries Kisang (la seconda donna di sempre, dopo Andrea Mayr, a infrangere il muro dei 39 minuti su questa salita leggendaria) e da Scout Adkin. Ottime anche le prestazioni italiane nel Trofeo Nasego, la classica di 21,5 km e 1330 metri di dislivello positivo tra boschi, rifugi e crinali panoramici: sesta Alice Gaggi, settima Luna Giovannetti, decima Martina Falchetti e undicesima Anna Hofer. In campo maschile Luciano Rota è giunto quinto, con Andrea Rostan dodicesimo. Il Trofeo Nasego è stato vinto – al maschile - proprio dal keniano Kiriago, secondo nella Vertical, davanti a Paul Machoka e Michael Saoli. Nella gara femminile successo e doppietta per Kisang, che ha vinto anche la Vertical. Seconda Scout Adkin, terza Joyce Njeru.

Il podio del Vertical Nasego con Andrea Elia

Coach Germanetto: “Grande spinta per il movimento”. Elia: “Proverò a battere i keniani”

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“Siamo felici di aver contribuito in questo modo a una gara importante per il movimento. Siamo molto contenti del risultato, anche perché soprattutto nelle gare femminili abbiamo presentato una squadra molto sperimentale, giovane, che ci ha dato grandi soddisfazioni” spiega il coach della Nazionale, Paolo Germanetto: “La squadra maschile puntava a consolidare il livello internazionale dei nostri atleti, soprattutto nel Vertical che ci ha permesso di balzare subito in testa alla classifica del Six Nations. Sapevamo che al Trofeo Nasego avremmo dovuto giocare più “in difesa ma le ragazze sono state bravissime e coraggiose a buttarsi dentro e a ottenere tanti piazzamenti. È un risultato importante per il movimento perché a livello femminile stavamo un po’ soffrendo il ricambio generazionale, e vedere tutte queste ragazze giovani competitive è un ottimo segnale”. Molto felice anche Andrea Elia, terzo nel Vertical Nasego dopo 3 titoli italiani e voglioso di spingersi ancora più su: “Abbiamo vinto e non era scontato, e questa è la cosa più importante. È stato molto emozionante presentarsi al Nasego da capitano della Nazionale, poi il terzo posto al Vertical dietro ai due keniani è stato importante sia per la squadra sia per me. In generale, tutti i nostri risultati possono aiutare a rendere più popolare la corsa in montagna, che sta diventando sempre più diffusa: è uno sport affascinante e bello da vedere. Personalmente arrivavo da un bel periodo di forma, sapevo di poter fare qualcosa di importante, speravo di arrivare sul podio e ci sono riuscito. L’obiettivo era di giocarmela con i due keniani, Atuya è andato via subito e ha fatto un tempo strepitoso, mentre sono arrivato abbastanza vicino a Kiriago. Questo mi fa pensare di poter provare a batterli”.

La vittoria di Kiriago al Trofeo Nasego

L'evento

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A rendere ancora più speciale lo spettacolare weekend del Nasego 2025 anche le iniziative dedicate ai più giovani, a cominciare dalla la Nasego Kids Run di venerdì, che ha coinvolto bambini e ragazzi dalla prima elementare alla terza media in un allenamento speciale al fianco dei campioni. Domenica, in parallelo alla gara élite, i più piccoli si sono sfidati nel Nasego Kids Sprint sul tratto finale del percorso ufficiale, imparando che anche la corsa in montagna può essere un gioco straordinario. Come sempre, la comunità di Casto ha risposto presente, regalando un’atmosfera calda e partecipata lungo tutto il percorso. Dalla partenza alle premiazioni, ogni metro è stato scandito da tifo, sorrisi e passione vera. Un intero territorio che abbraccia lo sport, in un connubio di tradizione, impegno e spirito alpino. Qui il virgolettato di Alex Scolari, responsabile atleti Elite Trofeo Nasego. Ciliegina sulla torta, poi, il trionfo dell’Italia nel Nasego Mountain Running Six Nations, un evento che sembra destinato ad avere un grande futuro, come spiega Alex Scolari, responsabile atleti Elite Trofeo Nasego: “La Six Nations è la risposta che cercavamo per dare un senso all’internazionalità del Trofeo Nasego, che negli ultimi anni è diventata un vero marchio di fabbrica accogliendo atleti da tutto il mondo. Andiamo dagli USA alla Nuova Zelanda, al Kenya o alla penisola scandinava, solo per dare dei riferimenti geografici. La scuola anglosassone della corsa off-road è radicata nella tradizione di quei paesi, il fell running è stato da subito il format con cui la corsa in montagna nostrana ha trovato affinità e con la Francia da sempre esiste uno scambio tecnico ed organizzativo in questa disciplina. Fatta la conta è balzato subito all’occhio che le sei nazioni del celebre torneo di Rugby si sposavano alla perfezione con la nostra idea di avere un incontro internazionale di Mountain Running. Il riscontro è stato super positivo. Grande entusiasmo del pubblico, grande interesse degli atleti, gare spettacolari e tutto lo spirito del mitico terzo tempo che si è adattato alla perfezione all’atmosfera del Trofeo Nasego e della corsa in montagna.”