tra i pali

Salti, balzi, sprint: la forza esplosiva nel portiere e la sfida Donnarumma vs Sommer

Attenzione puntata sull’ultimo uomo e sulla sua preparazione atletica

Sabrina Commis

Stasera a Monaco di Baviera, si giocherà la finale di Champions League tra Psg e Inter. I portieri, Gigio Donnarumma e Yann Sommer, saranno probabilmente decisivi, specie se la partita dovesse protrarsi fino ai calci di rigore. Alberto Marzi, preparatore di Isokinetic Medical Group, ci spiega quali devono essere le doti fisico-cinetiche di un estremo difensore. 

Forza esplosiva: cos’è e perché è importante per il portiere

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“È l’abilità del sistema neuromuscolare di esprimere elevati livelli di forza il più velocemente possibile. Si tratta di una capacità motoria fondamentale in gesti atletici come salti, balzi e sprint. Per quanto riguarda il ruolo del portiere è facile intuire che allenare in modo efficace la forza esplosiva è cruciale per migliorare la performance. Immaginiamolo fermo al centro della porta a dover parare un tiro scagliato con violenza a fil di palo: dovrà arrivare alla palla eseguendo un balzo che gli permetta di giungere il più velocemente possibile a destinazione”  spiega il rieducatore. 

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L’importanza del “più velocemente possibile”

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È necessario considerare il concetto espresso bene dalla “curva forza-velocità”: “Più il movimento è rapido e meno forza si riesce a esercitare; viceversa, per esprimere il massimo della propria forza si ha bisogno di più tempo” evidenzia l'esperto. Per capire meglio, l’esecuzione di uno squat con un bilanciere molto pesante, sarà più lenta rispetto a quella di uno squat a carico naturale, ovvero senza pesi. 

Quando un Portiere è davvero esplosivo

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Tutti i portieri di un certo livello, partendo da centro porta, se eseguono un tuffo provando a spingere al massimo, arrivano facilmente a fil di palo. “Non ci si dovrebbe quindi stupire nel vedere un ultimo difensore arrivare all’incrocio dei pali. Dovremmo invece essere impressionati quando accade la stessa cosa con tiri scagliati a velocità elevate: nonostante il movimento richiesto sia di altissima velocità, il portiere ha l’abilità di esprimere ottimi livelli di forza, riesce a saltare tanto e anche velocemente, prima che passi la palla. Questo è ciò che si intende per portiere esplosivo”. 

La forza esplosiva è influenzata da molti fattori “biologici, neurali, di coordinazione tra cui la forza massima. Il primo step per migliorare la forza esplosiva è aumentare la forza massima tramite esercizi con sovraccarichi crescenti”. E non solo: una volta raggiunto un buon livello di forza bisognerà introdurre allenamenti mirati per la forza esplosiva a base di esercizi pliometrici, salti, balzi e sprint eseguiti a velocità massimale. Le caratteristiche di questo tipo di allenamenti sono le alte intensità, i bassi volumi e i tempi di recupero completi” Il consiglio? Da 2 a 3 allenamenti settimanali di questo tipo, a seconda dei casi. 

Donnarumma vs Sommer

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Pensiamo ai due portieri top level che si affronteranno: Donnarumma e Sommer. “Considerando la complessità del ruolo e i molteplici fattori che determinano le loro performance, se restiamo sul tema della forza esplosiva Yann è ben 13 cm più basso di Gianluigi. In linea teorica, escludendo errori di posizionamento o intralci nella visuale della palla e standardizzando al massimo tutti gli altri fattori, per parare lo stesso identico tiro partendo dalla stessa posizione, il portiere dell’Inter deve saltare molto di più del suo collega, ma sempre nel medesimo lasso di tempo. Deve quindi essere più esplosivo, e Yann lo è: in un’intervista rilasciata a Gazzetta Active, ha puntato l’accento proprio sull’allenamento della forza esplosiva, sui tanti esercizi per le tecniche di salto, agilità e reattività. E piccolo, ma non trascurabile particolare, i suoi due preparatori, Spinelli e Zappalà, hanno allenato grandi campioni del ruolo, da Buffon a Donnarumma.