Nella prima tappa nel park s’impongono lo spagnolo Bijueska e la giapponese Hasegawa, l’azzurro Mazzara quarto per un soffio

Dalla spiaggia di Ostia, all’ombra del Colosseo. E’ l’Italia ad aprire il 2025 della Coppa del Mondo, in due location al tempo stesso storiche e iconiche. Le più grandi stelle della tavola con la ruote hanno chiuso ieri la prima settimana di eventi al The Spot di Ostia, tra le migliori bowl d’Europa, dove sono state assegnate le medaglie del “park”, mentre da domani ci si trasferisce allo skatepark di Colle Oppio, all’ombra del Colosseo, per la settimana dedicata allo “street” che si chiuderà con le finali di domenica 15.
LE FINALI
—Davanti a tribune stracolme con 1.500 spettatori, la finale femminile l’ha vinta la giapponese Mizuho Hasegawa con 93.34, davanti all’australiana campionessa olimpica in carica Arisa Trew (92.43) e all’altra nipponica Cocona Hiraki (91.62). Nel maschile si è imposto lo spagnolo Egoitz Bijueska (92.54), davanti al brasiliano Guy Khuri (91.82) e al giapponese Soya Inomata (91.12), con l’azzurro Alessandro Mazzara quarto con 90.83. Gli altri italiani: il 17enne Guglielmo Marin si è fermato in semifinale, ai quarti erano arrivati Rafael Tomé (19) ed Edoardo Poggio (15). Greta Samaritani e Gaia Antognoni (al debutto internazionale), rispettivamente 17 e 12 anni, non hanno superato lo scoglio delle qualificazioni del femmine. Premiazioni che si sono trasformate poi in uno show con l’esibizione di Carl Brave.
LOCATION E CAMPIONI
—Oltre tutto, c’è chi ha eletto il “The Spot” a domicilio ben un mese e mezzo prima della gara: l’australiana Arisa Trew, la campionessa olimpica di Parigi e numero 1 del ranking, ha infatti scelto Ostia come sede di allenamento in avvicinamento alla Coppa del Mondo. “Principalmente - dice la Trew - ho skateato moltissimo, questo è un posto che adoro. Per il resto sono stata in spiaggia, ho nuotato, ho approfittato delle belle giornate. Il surf? Qui è molto differente dai posti dove vado di solito dalle mie parti, ci sono troppe rocce. Ovviamente ho approfittato anche della cucina italiana, amo la pasta, il mio piatto preferito è la cacio e pepe, magari è un po’ pesante, ma mi piace troppo. E il gelato alla fragola”. Ha scritto invece una pagina di storia dello skateboarding il brasiliano Khuri, che ha fatto impazzire pubblico e colleghi: è diventato infatti il primo atleta a realizzare un così detto “900”, il trick che consiste in una rotazione aerea da 900 gradi. Prodezza ripetuta poi nella finale. Semifinali fatali invece all’altra stella brasiliana Augusto Akio, 24enne di Curitiba, bronzo a Parigi: “Ho iniziato da piccolissimo passando per tutte le competizioni fino ad arrivare al bronzo olimpico. Siamo arrivati prima delle gare per adattarci al fuso orario e fare qualche giorno di test, perché qui il livello è altissimo. Cosa fare a Ostia? Si passano bei momenti tra buon cibo e spiaggia…”.
STREET
—Oltre alla bellezza della competizione, che per la quinta volta è ospitata a Roma, la presenza dei più grandi campioni internazionali contribuisce a far conoscere due location che sfruttando la vetrina di uno sport che, divenuto olimpico proprio a Tokyo 2021, esalta il profondo spirito di fratellanza che unisce ragazzi e ragazze, atleti o semplici appassionati. Con i due centri, Ostia e Colle Oppio, che si sono letteralmente trasformati architettonicamente e socialmente grazie anche alla presenza di questi eventi internazionali, organizzati dalla federazione italiana Skate Italia e World Skate, con il partner The Spot (Ostia) e il supporto di Sport e Salute (Colle Oppio). “Lo skateboarding - dice il presidente della federazione italiana e di quella mondiale Sabatino Aracu - si conferma la disciplina più giovane e social del momento e i due skatepark di Roma sono diventati punto di riferimento della scena internazionale. La Coppa del Mondo ci permette di evidenziare temi importanti e proporre tante iniziative di contorno”. E’ stato un vero e proprio festival culturale infatti quello che nella settimana di Ostia ha visto ospitare mostre d’arte e spettacoli culturali, basket, surfskating, breakdance. Tra i volontari, 8 ragazzi con disabilità intellettivo-relazionali della Fondazione Inclusione e Cura Roma Litorale Ets, mentre con una partita di basket di beneficenza è stata raccolta una somma che permetterà di donare al X Municipio un defibrillatore, che sarà collocato in una scuola. Da domani al Colle Oppio cambiano i protagonisti: attesa per l’arrivo dei giapponesi campioni olimpici Yuto Horigome e Coco Yoshizawa e, tra gli altri, dello statunitense Nyjah Houston e della brasiliana Rayssa Leal, vere e propria icone dello street, medagliati olimpici a Parigi e Tokyo.
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