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Melli, da quel premio davanti a Jordan al trionfo europeo con il Fenerbahce
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Quel giorno Nicolò era emozionato, sapeva che al Palalido ci sarebbero state quattromila persone, sapeva che di lì a poco avrebbe incontrato il suo idolo, l’idolo di tutti quelli che almeno una volta nella vita hanno provato il piacere di giocare a pallacanestro: Michael Jordan. Era il 2006, la città era Milano, il crocevia fondamentale della carriera di quel ragazzino quindicenne. Quel giorno, pur non essendone consapevole, Nick iniziò a diventare un simbolo: premiato come miglior under 16 d’Italia davanti al migliore di tutti i tempi. Da allora non ha più smesso di essere considerato un faro per chi naviga, con fatica, nel mare del basket italiano.