Il neo allenatore partirà dal 3-5-2 di Inzaghi e dal lavoro psicologico su una squadra mentalmente a terra. E il club fisserà un premio
A otto miglia circa da UCLA c'è uno dei punti più panoramici per vedere la mitica scritta Hollywood, lassù sul monte Lee. Vien voglia di girare un film da Oscar, da quelle parti. Verrà voglia anche a Cristian Chivu di metter su una squadra con gli effetti speciali giusti. Da oggi nasce davvero, l'Inter. Da oggi il Mondiale per club è quasi la scusa per capire e per capirsi. Non solo per vincere, che resta pure sempre un obiettivo. Tanto per intendersi: nei prossimi giorni, con l'arrivo negli Usa del presidente Marotta (domani in volo), dirigenza e squadra si riuniranno per fissare un premio per il trofeo, visto che questo torneo è stato tenuto al di fuori dei singoli contratti stabiliti per ciascun calciatore e per lo stesso allenatore.

come giocherà l'inter di chivu
—Chivu deve modellare l'Inter. Deve disegnare la squadra secondo le sue idee, ma è logico voglia farlo con calma, senza entrare a gamba tesa su un gruppo che è reduce da un'esperienza lunghissima con un altro tecnico, oltre che segnato ancora dalla disfatta in finale di Champions. Possiamo dividere l'agenda di Chivu in tre sezioni. La prima, l'aspetto tattico. Il tecnico romeno ha dimostrato, tra Primavera ed esperienza a Parma, di saper abbracciare diversi moduli. Ora il tempo a disposizione è poco: quasi impossibile pensare che l'Inter giochi questo Mondiale per club allontanandosi dal 3-5-2 che ben conosce. Da qui si ripartirà. Ma durante la stagione non bisognerà sorprendersi di vedere anche altro. E magari - questo sì - tra Los Angeles e Seattle ci sarà anche modo di testare qualche altra soluzione. Qualche accorgimento sarà comunque possibile vederlo. Ad esempio due mezzali molto proiettate in avanti, negli inserimenti, e primi giocatori chiamati a portare il pressing. E poi esterni di centrocampo invitati anche ad accentrarsi, non solo a correre lungo la via laterale. E infine gli attaccanti: Chivu stravede per Lautaro e Thuram, ma è probabile che possa ritoccare qualche movimento dei due. A Parma, ad esempio, i due attaccanti spesso giocavano uno dietro l'altro...
chivu all'inter, missione psicologo
—Il secondo compito in agenda è psicologico. Chivu deve letteralmente rialzare una squadra a terra dal punto di vista mentale. Ecco perché l'allenatore in questi giorni avvierà colloqui con tutti i giocatori. E importante sarà anche costruire un feeling con il gruppo italiano, che nel giro di una settimana ha vissuto prima l'addio di Inzaghi poi quello di Spalletti in Nazionale, i due loro riferimenti. Quanto prima Chivu riuscirà in questo intento, quanto più l'Inter riuscirà a giocare questo Mondiale con una testa leggera. Sarà fondamentale anche l'aspetto fisico. L'obiettivo adesso è gestire il torneo statunitense. Ma più avanti nel tempo sarà quello di non avere più gli alti e bassi di condizione fisica che hanno contraddistinto tutto il quadriennio di Inzaghi, in particolare negli ultimi tre mesi di stagione.
inter, chi sono sucic e luis henrique
—L'ultimo compito di Chivu è l'inserimento dei nuovi nel meccanismo Inter. Incuriosisce soprattutto Sucic, che come Luis Henrique sarà buttato subito nella mischia. Le aspettative intorno al croato sono elevate, il club è convinto di aver chiuso un colpo, un giocatore con un buon numero di giocate offensivo nelle gambe, tra gol e assist. Ma lo stesso vale per il brasiliano, in grado di giocare a sia a destra sia a sinistra. I due porteranno freschezza in reparti apparsi troppo spesso affaticati, con ricambi non all'altezza o comunque con caratteristiche diverse. Chivu li peserà, nei prossimi giorni. E in genere peserà tutta l'Inter, anche per dialogare con i dirigenti sui rinforzi da prendere più avanti. In questo senso, almeno in questo, il Mondiale è un assist, un'opportunità da sfruttare. In definitiva, va trovata l'Inter oltre che l’America. Va trovato il modo di voltare pagina: le ultime immagini, quelle facce stravolte di Monaco, vanno cancellate al più presto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA